Detroit è fallita, questa la raggelante verità emersa dopo che le istituzioni cittadine hanno dichiarato la non solvibilità dei 18 miliardi di dollari delle obbligazioni municipali. Si tratta di un brutto risveglio per gli Stati Uniti che nei giorni scorsi aveva festeggiato la fine della crisi 2007/2009 e la tenuta dei mercati finanziari statunitensi. Dalla crisi del 1929 non si aveva notizia di città così importanti sull’orlo del baratro, soprattutto se si considera che Detroit è la capitale dell’automobile e che le ripercussioni della bancarotta potrebbero arrivare anche in Italia, visti gli enormi interessi di Fiat in loco (Chrysler).

Secondo le prime dichiarazioni degli analisti economici, le figure più a rischio sono quelle dei dipendenti pubblici che potrebbero essere addirittura licenziati in massa per far fronte ai debiti e secondo alcune voci le stesse pensioni saranno ridimensionate. Il Congresso e i suoi portavoce si sono dichiarati disponibili a far fronte alle necessità cittadine al fine di evitare pesanti contraccolpi economici e in termini occupazionali.

Foto Patricia Drury