Il giornalista de La Stampa inviato in Siria dal 9 aprile rapito e tenuto in ostaggio, è stato liberato e questa notte è arrivato sano e salvo a Roma. La liberazione di Domenico Quirico è avvenuta dopo oltre 5 mesi di rapimento: l’inviato dopo l’atterraggio dell’aereo, molto provato e dimagrito, è in buona salute. Le sue condizioni sia fisiche che psicologiche sono buone; tuttavia ha ammesso di aver avuto paura durante la sua prigionia, e di non essere stato trattato “bene” dai rapitori.
A casa ora lo aspettano la moglie e le figlie che durante questi lunghissimi 5 mesi non hanno avuto alcuna notizia sull’accaduto ed hanno vissuto nel più totale terrore, temendo ogni giorno per le vita del proprio caro e diramando appelli su appelli, a favore del giornalista. Con Domenico Quirico è rientrato anche il belga Pier Piccinin, rapito anch’egli probabilmente dai rivoluzionari siriani, dei quali Quirico era andato a raccontarne le cronache; finalmente è stato possibile scrivere la parola lieto fine, a termine di quest’odissea.
Foto Palazzo Chigi