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Poste Italiane, sta per partire la rivoluzione: al lavoro anche nei giorni festivi

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Un insegna di un ufficio di Poste italiane

Il nuovo progetto di Poste Italiane punta a migliorare sensibilmente i suoi servizi e tra le novità che prenderanno il via a breve, ce n’è una che fa scalpore: a breve si lavorerà anche nei giorni festivi.

I tempi stanno cambiando e anche Poste Italiane si adegua a questi cambiamenti, andando incontro alle esigenze dei suoi clienti: a partire dal 2024 infatti, ci saranno tantissime novità. Il nuovo modus operandi della società si colloca dopo l’annuncio della privatizzazione di una seconda tranche del suo capitale.

 

Le novità rispondono alla volontà di affrontare la concorrenza degli altri operatori e alle richieste delle piattaforme che utilizzano Poste per la consegna dei loro pacchi. In primis Zalando, Amazon e Vinted. Di seguito, scopriamo il nuovo progetto del servizio di logistica e cosa cambierà nel 2024.

Poste Italiane: il servizio di logistica si migliora con consegne anche nei festivi

Il nuovo piano industriale di Poste Italiane sarà presentato a breve ma sono già diversi, i dettagli trapelati su quelle che saranno le novità introdotte dal gruppo. L’obiettivo è quello di consolidare il primato che negli ultimi anni è stato raggiunto con il servizio di logistica. Primato legato soprattutto  al servizio relativo alla consegna dei pacchi legati all’e-commerce. Per raggiungere lo scopo, ai 25mila postini verrà chiesta maggiore flessibilità nell’orario di lavoro. Questo sarà uno dei punti della trattativa con i sindacati nell’ambito del rinnovo del contratto di lavoro, scaduto a fine 2023. Il tutto sarà attuabile dopo aver raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto di lavoro tra azienda e sindacati, scaduto oramai lo scorso anno. Attualmente il 65% di Poste italiane è detenuto dalla Cassa depositi e prestiti del Ministero dell’Economia ed è quindi interesse di tutti che il piano industriale porti risultati tangibili. Il governo dal canto suo nel frattempo, assicura a tutti che malgrado “la riduzione delle quote di partecipazione statale, il controllo pubblico non verrà ridotto.

 

Poste Italiane: cambia tutto

 

Per l’azienda attualmente guidata da Del Fante, l’ impegno più oneroso dovrà essere profuso nel rispetto degli standard richiesti dai clienti del gruppo, che attualmente sono decisamente molto alti. Stiamo parlando di servizi legati a brand e a piattaforme come Zalando e Amazon. Proprio nel rispetto delle richieste ricevute da colossi come questi, il gruppo capitanato da Del Fante cercherà di adeguare il suo servizio di logistica agli standard richiesti, aprendo alle consegne anche di domenica e nei giorni festivi.

Nel nuovo piano industriale è previsto anche un aumento delle tipologie di prodotti che possono essere consegnati. E’ già da quasi un anno infatti, che Poste italiane ha attivato nelle grandi città il servizio “fresh”, ovvero la possibilità di consegnare ai clienti di prodotti freschi da banco. Questo è stato possibile anche grazie ad una stretta collaborazione con con Mlk Deliveries e con la Mazzocco Srl. L’utilizzo di mezzi refrigerati e il rispetto delle norme che regolano questo tipo di consegna, ha fatto sì che il servizio ottenesse un grande successo e alla luce di questo, molto presto il raggio di azione dei corrieri coprirà tutti i principali capoluoghi italiani. Per ora come detto, il servizio è già attivo in città come Torino, Bologna, Firenze, Milano e Roma e i risultati sono comunque stati eccellenti.

Al momento però, non si è giunti a un accordo definitivo. I sindacati infatti, hanno chiesto un incontro urgente con i vertici della società, per discutere delle novità previste dal nuovo piano aziendale e le preoccupazioni non mancano anche in vista della paventata privatizzazione. L’operazione porterebbe nelle casse del governo circa 6,7 miliardi di euro. ma come evolverà la situazione di Poste? Su questo punto è intervenuta in prima persona la premier Giorgia Meloni che nelle sue dichiarazioni ha chiarito che, la riduzione delle quote di partecipazione statale non ridurrà il controllo pubblico.