Poste Italiane, sta per partire la rivoluzione: al lavoro anche nei giorni festivi
Il nuovo progetto di Poste Italiane punta a migliorare sensibilmente i suoi servizi e tra le novità che prenderanno il …
Il nuovo progetto di Poste Italiane punta a migliorare sensibilmente i suoi servizi e tra le novità che prenderanno il …
Se pensate che al giorno d’oggi i telefonini siano arrivati a prezzi esagerati, esclusivamente a causa della tecnologia che racchiudono …
Quando si prenotano le vacanze è davvero difficile riuscire a non cadere nelle truffe di alcune aziende, ma grazie a …
In questa parte finale del 2023 sul mercato delle auto si è abbattuto un vero e proprio uragano: la nuova …
Ormai è nota a tutti la fama da playboy di Claudio Amendola, ma nessuno si aspettava si riaccompagnasse così presto. …
Ormai manca davvero poco a Natale. La vera domanda è come ingannare l’attesa? Non c’è da preoccuparsi ci sono tanti …
Facebook ha ammesso di aver ingaggiato una società di public relations per diffondere dei dubbi per quanto riguarda la tutela della privacy di Google. L’azienda contatta era la Burson – Mrsteller, dove uno degli agenti aveva contattato un blogger di primo piano per aiutarlo a scrivere un pezzo critico su uno dei servizi di Google.
Il servizio su cui doveva scrivere il blogger era Google Circles, una rete social utilizzata da Google per proporre risultati pertinenti. Oltre a questo blogger, l’agente si è offerto di aiutare anche agenzie di news come USA Today.
Il blogger ha deciso di rifiutare l’offerta e ha deciso di pubblicare alcune delle mail scambiate con l’agente delle Burson, mail che potete leggere da QUI. In una delle mail, l’agente della Burson attacca direttamente Google, affermando che la società è nota per la violazione della privacy degli utenti in America. La mail continua dicendo che il servizio Google era «l’ultimo strumento progettato per raccogliere i dati personali di molti utenti». Nel momento in cui il blogger chiedeva chi era il mandante di questa campagna, l’agente della Burson ha sempre rifiutato di rispondere.
Un rappresentante di Facebook, ad un autore del The Daily Beast, ha confermato di aver ingaggiato la Burson, ma le due ragioni per cui lo ha fatto sono: «Primo, perché crede che Google sta facendo delle cose in social networking che sollevano dei problemi di privacy, e in secondo luogo, e forse più importante, perché Facebook risente del tentativo da parte di Google nel utilizzare dei dati propri di Facebook».
Ormai e da un po’ di tempo che Google, Microsoft e Facebook si lanciavo delle accuse per quanto riguarda i problemi di privacy, ma assumere un’azienda per influenzare i blogger a criticare un concorrente e davvero troppo. Vedremo come andrà a finire questa vicenda.
Via mashable foto credits franco bouly- via flickr.com
© 2024 G Tech Group S.R.L.S. – Via di Gagia 22, 38086 Giustino (TN) – P.IVA 02743570224 – REA TN – 246638 – SDI SZLUBAI -PEC gtechgroupsrls@postacert.eu