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Fondazione Santa Lucia, l’allarme dei dipendenti: “Piano di ristrutturazione non coerente”

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Da due mesi la Fondazione Santa Lucia, centro di eccellenza nazionale per la ricerca e la neuroriabilitazione. si trova in amministrazione straordinaria – richiesta attraverso una ampia mobilitazione politica sindacale e della comunità del personale, dei pazienti e della cittadinanza tutta – a seguito dello stato di grave dissesto economico in cui versa (470 milioni di debito dichiarato).

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Fondazione Santa Lucia – credit FSL – 3sulblog.com

Dall’inizio della Amministrazione straordinaria della Fondazione e nonostante le assemblee sindacali, il personale e le famiglie registrano un clima di incertezza verso le strategie di risanamento e riorganizzazione, che provocano preoccupazione per l’erogazione dei servizi e soprattutto sul futuro lavorativo di oltre 100 ricercatori con contratti in scadenza.

Le parole di Simona Saraceno all’Agenzia Dire

A spiegare la situazione l’ex responsabile della Comunicazione della Fondazione Santa Lucia di Roma, Simona Saraceno, nel corso di una intervista rilasciata al direttore dell’Agenzia Dire, Nico Perrone. “La Fondazione Santa Lucia è sottoposta ad una gestione commissariale per risanare i debiti. Ma i tre commissari devono interloquire con il direttore amministrativo, figura contigua alla precedente proprietà, che ha lungamente resistito alla amministrazione straordinaria. Questa figura ci sembra non stia proponendo una ristrutturazione coerente con quelle che sono le necessità dell’ospedale, ma soprattutto delle persone che curiamo”.

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L’intervista all’Agenzia Dire – dire.it – 3sulblog.com

“Questa estate- ha continuato Saraceno- c’è stata una richiesta a furor di popolo per avviare l’amministrazione straordinaria, oltretutto con un consenso politico trasversale. L’obiettivo era di tutelare, prima di tutto, la qualità delle cure ed insieme ad essa i livelli occupazionali”. Sul fronte del personale, Saraceno spiega “Stiamo vivendo una emorragia di professionisti. Aggiungo che il Santa Lucia dispone di ricercatori eccellenti, che vincono progetti promossi da fondi internazionali privati di grande livello, ma che ora si trovano bloccati nel proseguire il proprio lavoro spesso a causa di beni necessari alla loro attività. Penso che su questa vicenda debba focalizzarsi l’attenzione di tutti- ha concluso Saraceno- perché c’è il rischio che si possa perdere un grande valore come quello della ricerca scientifica”.

(fonte Agenzia DIRE – www.dire.it)