Il fisiatra: l’attività fisica a 80 anni deve essere per tutti, non solo per i Vip’

Secondo il noto fisiatra, l’importanza dell’attività fisica nella terza età è fondamentale

L’esercizio fisico rappresenta una colonna portante per il mantenimento della salute e del benessere, soprattutto nella terza età. La pratica regolare di attività motoria contribuisce significativamente a limitare la disabilità che spesso accompagna l’avanzare degli anni. Non è necessario iscriversi in palestra e seguire allenamenti intensivi; anche semplici passeggiate possono fare la differenza, migliorando la qualità della vita degli anziani. Questo tipo di movimento attivo ed coinvolgente aiuta a combattere la solitudine e la perdita di autostima, problemi purtroppo comuni tra le persone più anziane.

Pietro Fiore, past president della Società italiana medicina fisica e riabilitativa (Simfer), sottolinea come l’accesso all’esercizio fisico debba essere considerato un diritto universale, non un privilegio riservato esclusivamente ai Vip o alle persone con maggiori risorse economiche. È fondamentale garantire che anche chi ha limitazioni finanziarie possa godere dei benefici derivanti dall’attività motoria. In questo modo si contribuisce non solo al benessere individuale ma anche al tessuto sociale nel suo complesso, combattendo isolamento e malinconia che spesso affliggono gli anziani.

Anziani: il ruolo cruciale dell’esercizio fisico contro il declino funzionale

Per gli over 65, specialmente coloro che presentano disabilità di vario grado, mantenere uno stile di vita attivo è essenziale per preservare lo stato di salute. L’esercizio regolare permette infatti di ridurre i fattori di rischio associati a molteplici patologie e rallentare il declino funzionale tipico dell’invecchiamento. Un approccio alla vita più dinamico ed energetico può significativamente migliorare la qualità della vita delle persone anziane, consentendo loro di vivere gli anni d’oro con maggiore serenità e soddisfazione.

La promozione dell’accessibilità all’esercizio fisico passa anche attraverso politiche sociali inclusive che favoriscano l’integrazione degli anziani nella società. Creando opportunità adatte alle loro esigenze e capacità – come gruppi di cammino organizzati o programmi specifici nei centri sportivi – si può stimolare una partecipazione più ampia alla vita comunitaria. Queste iniziative hanno il potenziale non solo di migliorare lo stato psicofisico degli individui coinvolti ma anche di rafforzare i legami sociali all’interno delle comunità locali.

Rendere l’esercizio fisico accessibile a tutti significa investire nel benessere collettivo e nell’inclusione sociale delle persone anziane. È un impegno che richiede la collaborazione tra enti pubblici, strutture private e associazioni no-profit ma rappresenta un passo fondamentale verso una società più equa ed armoniosa dove ogni individuo ha le stesse opportunità indipendentemente dall’età o dalle condizioni economiche.