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UNA POESIA PER TE

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Volevo cogliere l’occasione per dedicare una poesia alla mia dolce metà che a breve diventerà mia moglie.

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Ho scelto Neruda che identifica i sentimenti più profondi in poche frasi e rende l’immagine perfetta dell’amore che il tempo plasma e che  fa dimenticare i motivi ed i perchè sempre ricercati dalle menti degli innamorati.

da Il Fromboliere Entusiasta

XVII sonetto

T’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

E proprio adesso che grandi cambiamenti ci aspettano all’orizzonte, spero di non dimenticare mai i come, i dove, e i quando ci hanno fatto rincontrare .

LUGLIO SI AVVICINA IO NON VEDO L’ORA.


7 risposte

  1. grazie amoricino per ieri, l’oggi, il domani
    smack* tua nimu
    ps: se io sono il micetto e tu il cagnolino mi stai facendo fuori un occhietto.. 😉

  2. bella prova Lucianik… Non vedo l’ora nemmeno io… mamma mia quanto siete belli… Bacii

  3. Si veste di luce la visione di Dio

    Si veste di luce la visione di Dio
    Mentre cammino tra alabastri in visita
    Cercando la sua voce amica.
    Nel camino tra le ceneri scoppiettano
    Le castagne fumanti
    E l’inverno appare di fiori e di “viole”
    Nei campi abbandonati
    L’odore è “ iridescente”..
    Tornano ancora i passi d’Autunno
    Ed è sempre lei : mia madre
    Il mio angelo custode.

    Sono nati tanti Iris

    La campagna
    Ha odore d’Autunno
    La collina ha tanti Iris
    Torno a “Casa”..
    “Ho in bocca il sapore delle origini”
    E nel cuore
    Una ferita..
    I colori sono quelli
    La campagna rimane..
    Sono i sogni colorati
    Acchiappano farfalle
    “Sono anime andate. “
    Sono felice,
    Sono qui..
    Qui ..c’è
    La roccia della mia nascita.

    Preghiera della Rinascita

    Quando scende la sera
    Il pensiero cala il sipario
    “Vedo te Signore”
    Come meta di Rinascita

    Penso Alla carne
    Della mia carne
    “Penso ai miei figli”
    E un nodo mi serra la gola

    Vedo mia madre
    E una lanterna mi segna la via…
    Leggo nel sonno
    Un messaggio..
    “E’ un epitaffio “

    Mi dice di lei
    Che è già Rinata

    Passa il tempo
    E mi chiedo:
    Anch’io sarò
    O luce dell’Altissimo
    Lanterna della loro vità?!

    Primavera nel deserto

    Forse di una “Rosa”..
    parlava quell’Essere Supremo,
    Di quella Primavera
    Che è la Vita
    che nasce come bocciolo
    E si consuma
    Come sterpaglia
    Nel deserto.

    Il biancospino d’autunno

    In riva al mare
    L’Estate è un oblio d’Autunno.
    Si adagiano le conchiglie
    Sulla sabbia scompigliata
    Dalla marea
    E il biancospino
    E carico di bacche rosse.
    Peccato .. avrei voluto essere
    Un bonsai
    Sulla foce del fiume Sinni.
    Il silenzio mi ha resa Sirena
    E l’Essenza è di altre vite.
    Oh Oceano vicino a Dio
    parla al mio cuore .

    I campi della mia infanzia

    Sono nati tanti papaveri
    Sono veri sono belli
    Sono i campi della mia infanzia.
    Sono colline in cima ai ricordi
    Sono gialli
    Sono vivi
    Sono margherite
    Assetate di acqua piovana
    Sono felici come me ..
    Sono rare viole
    Che odorano di essenza:
    “Afflato poetico del ritorno all’infanzia”.
    Sono il mio essere bambino
    Già tempo ..
    Che è fiorito nella natura benigna
    Del mio Ego …

  4. Ricordi e sogni

    Sono entrata in un museo
    E sono diventata ricordi e sogni
    Da sbiancare…

    Ho preso un batuffolo di cielo
    Non avevo altro
    E ho cancellato
    Alcune cose dentro la mia stanza.

    Ricordo era un tenero orologio
    Forse di mia madre…
    Con un’ala l’ho allontanato.

    Ho preso anche un poco di colore
    Volevo ridipingere la mia vita..

    Ho preso il rosso
    E presto la Passione è diventata fiamma..

    Stavo bene in quel frangente
    Niente e nessuno poteva disturbare quell’idillio.

    Dopo quel frangente ho finito
    Il mio colore..
    Ho diluito tutto con le mie lacrime..

    E forse per uno strano destino
    Ho atteso che la stanza fosse ridipinta
    Di rosa..

    Allora non pensavo che la Primavera si arrabbiasse con me..
    Ho preso tutti i petali di pesco e ho coperto
    Uno soltanto dei bronzi di Riace..

    E tutto è finito come un lampo
    Che si rifugia nei tuoi sogni!

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