Elezioni europee: niente duello in tv tra la Meloni e la Schlein
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Jens Breivik il folle omicida colpevole della strage norvegese di Oslo e Utoya, che ha procurato la morte ad almeno 76 persone, ha rischiato il linciaggio della folla in lacrime, all’uscita dal tribunale dopo la prima udienza preliminare. L’ammissione di colpevolezza, per aver piazzato l’ordigno esplosivo e aver sparato all’impazzata su 600 giovani in vacanza, arriva proprio da Breivik che però non esclude possibili aiuti da cellule collegate agli attentati.
L’accusa di atti terroristici in Norvegia prevede come pena massima la reclusione fino ad un massimo di 21 anni: ed è proprio per questo che la rabbia dei parenti non riesce a placarsi. Anche i commenti su Facebook, riguardanti la leggerezza della pena, non lasciano dubbi: 21 anni di carcere per questi atti immorali e brutali, sono davvero poca cosa.
Secondo Jens Breivik insieme a lui avrebbero preso parte all’organizzazione e pianificazione degli attentati altre persone, riunite in «due cellule», con ruoli ben specifici e determinati. Al momento è stato confermato l’arresto e sono state disposte 8 settimane di custodia preventiva, da parte del giudice che segue il processo.
Foto credits Michael Nyika via flickr.com under CC license
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Una risposta
Qualunque pena si possa pensare per una persona di questo tipo è sicuramente la meno giusta.
E pensare che il killer aveva chiesto l’udienza a porte aperte… naturalmente negata per non rischiare problemi di ordine pubblico.